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Alopecia

 

Con alopecia o calvizie si definisce un processo fisiologico che porta ad una dimunizione della quantità e qualità dei capelli sia nell'uomo che nella donna. Il nome deriva dal sostantivo greco alopex che tradotto ha il significato di volpe, animale che perde il pelo due volte l'anno. I motivi che portano allo scatenarsi della malattia sono ancora misteriosi, ma sicuramente sono stati individuati almeno sei possibili fattori: genetica, indebolimento del sistema immunitario, disfunzioni della tiroide, malnutrizione come carenza di proteine o vitamine, anemia ed eventi traumatici o stress.
Le forme di alopecia possono suddividersi in cicatriziali e non cicatriziali.

 


Le Alopecie cicatriziali a loro volta possono essere ereditarie o acquisite. Essendo molto rare sono ancora poco studiate. Possiamo ricordare come alopecie cicatriziali: l'aplasia cutis congenita, porocheratosi di Mibelli, incontinentia pigmenti, epidermoliosi bollosa cicatrizale, lichen planopilare, lupus, pseudoareadi Brocq.

Le Alopecie non cicatriziali sono suddivise in ereditarie e acquisite. Le forme ereditarie di questo tipo sono non cicatriziali e ne sono state catalogate più di 120.
Le alopecie acquisite sono le forme più comuni e sono: alopecia androgenetica, telogen effluvium, alopecia areata, alopecia totale, alopecia universale, alopecia psicogena, tricotillomania.

L'alopecia androgenetica è molto comune tra gli uomini, ma colpisce anche le femmine in età fertile o donne in menopausa. E' caratterizzata da una lenta perdita di capelli, che nel tempo porta al formarsi di chiazze e diradamenti nel cuoio capelluto, soprattutto tempie (inizialmente) e vertice del capo. Nelle donne la caduta dei capelli va a palesarsi maggiormente nella zona centrale.
Da studi scientifici si è capito che il manifestarsi dell'alopecia androgenetica è da addebitarsi ad una variazione dei livelli di testosterone. L'enzima 5-alpha reduttasi trasforma il testosterone in DHT o diidrotestosterone. Quest'ultimo è il maggior responsabile del rimpicciolimento dei follicoli impedendo il normale flusso di sangue nel cuoio capelluto. Per arrestare la conseguente caduta di capelli si agisce inibendo enzima 5-alpha reduttasi prescrivendo finasteride 1mg o assumendo piante naturali come il Pygenum africanum o la serenoa repens.
Per combattere l'alopecia androgentica potrebbe anche essere utile ossigenare il cuoio capelluto con sostanze vasodilatatori come peperoncino, canfora, cannella, ginepro, arnica, rosmarino, mentolo, la iaborandi.

 

Alopecia femminile

Per approfondire l'argomento clicca qui: alopecia femminile