Barba: come infoltirla e trapianto
La barba per l'uomo, oggi come ieri, rappresenta un vero e proprio tratto distintivo che definisce il suo look e ciò che vuole comunicare all’esterno. Non sempre però gli uomini hanno la fortuna di avere una barba che cresce in maniera uniforme sul volto, nonostante le cure e la pazienza che le dedicano. Spesso, infatti, tutto gli sforzi non bastano, perché il numero di bulbi piliferi presenti sul volto non è abbastanza alto o non è distribuito nel modo giusto.
Molti uomini soffrono per questa situazione e si informano su quali siano i metodi funzionanti per rimediarvi.
Diciamo subito che ci sono alcuni accorgimenti che è possibile adottare per spingere la barba a crescere e che in alcuni casi possono aiutare, anche se non risolvono quasi mai il problema.
Ad esempio, accorciare i peli di frequente può far sì che questi crescano più velocemente e forti. Si tratta di un tentativo a costo zero che vale la pena provare. Non sempre però questa tipologia di metodi ha un esito positivo, poiché dipende tutto dalle cause per le quali la barba non cresce. Ecco perché è nato il trapianto di barba e ha ottenuto così tanto successo.
Come infoltire la barba: dalle cause alle soluzioni
Quando un uomo ha la barba rada o presenta alcune zone nelle quali questa non cresce proprio, se è intenzionato a risolvere la situazione deve prima di tutto risalire alle cause per le quali soffre di questo inestetismo e solo dopo capire come infoltire la barba.
Si può trattare di una questione genetica, che è la ragione più frequente. Tuttavia, il problema può essere dovuto anche a uno squilibrio ormonale, in particolare si collega spesso alla scarsità di testosterone che, anche se non viene considerato essenziale per la crescita della barba, ha comunque un suo ruolo nel processo.
Persino la dieta alimentare può influire sulla crescita della barba, nel caso si assuma poca vitamina A o B2 e B6. Prendendo in considerazione il primo caso, quello legato all’ereditarietà, il trapianto di barba rappresenta sicuramente la soluzione migliore. Quando si parla di genetica, infatti, tutti gli altri rimedi sono praticamente inutili.
Il trapianto è risolutivo anche nel caso in cui un uomo voglia coprire una brutta cicatrice, un’ustione o altri inestetismi sui quali i peli non crescono più naturalmente. Riguardo alla quantità di unità follicolari da trapiantare, tutto dipende dalla grandezza dell’area sulla quale intervenire e dalla densità di peli che si desidera avere alla fine del processo.
Il trapianto di barba: scopriamo come funziona
Il trapianto di barba è una vera a propria operazione di chirurgia estetica ed è spesso necessaria nei casi in cui la barba non cresca o comunque si presenti distribuita sul volto dell’uomo in maniera disomogenea.
Esattamente come succede per il trapianto di capelli, anche in questo caso vengono prima di tutto estratti i capelli da una zona “sicura”, solitamente da sotto il mento o dalla nuca. Il medico va a cercare, cioè, una zona nella quale i follicoli sono sani e non c’è il rischio che cadano di nuovo una volta trapiantati. Inoltre, tende a scegliere un’area che sia il più possibile somigliante rispetto a quella sulla quale si deve intervenire.
La fase successiva è quella delicatissima dell’innesto. Gli stessi capelli appena prelevati vengono inseriti nelle aree interessate da rinfoltire, uno ad uno. Il metodo utilizzato in questo caso è chiamato FUE (Follicular Unit Extraction, che significa appunto “estrazione di unità follicolari” ), particolarmente indicato per l’infoltimento della barba.
I due vantaggi fondamentali del metodo FUE, divenuto anche per questo uno tra i più utilizzati, è che dona alla barba un effetto assolutamente naturale, nessuno noterà che è stato effettuato un trapianto, e che non lascia cicatrici visibili. L’operazione prevede l’anestesia locale e l’intervento dura da una fino a cinque ore, a seconda dei casi.
Dovranno poi essere seguite le indicazioni del medico nei giorni successivi al trapianto, per consentire alla zona operata di guarire nel modo corretto. Dopo due giorni circa, è possibile tornare a fare le attività quotidiane evitando però ancora per circa 15 giorni lo sport e le azioni faticose. I capelli che sono stati trapiantati durante l’operazione cadono dopo circa due settimane e i peli iniziano a crescere più forti e folti dopo almeno tre mesi. È bene sottolineare fin da subito che la pazienza è necessaria per quanto concerne i risultati finali del trapianto: prima di poter ottenere quello definitivo, passano in media dagli 8 ai 10 mesi.
Considerazioni finali
Parlando di chirurgia estetica, oggi l’operazione più richiesta dagli uomini è proprio il trapianto di barba, insieme a quello di capelli. La barba, come abbiamo visto all’inizio di questo articolo, è per molti un tratto distintivo e in questo momento storico in particolare è divenuta indispensabile secondo la moda per completare lo stile.
Per questo motivo, molti uomini soffrono il fatto di avere la barba rada o distribuita in maniera disomogenea e si rivolgono agli specialisti per risolvere il problema. Vi sono rimedi naturali o cure mediche da tentare, certo, ma è il trapianto che ora appare come la soluzione ottimale e definitiva.
Nonostante si tratti di un’operazione nata molto di recente, nel 1996, in Inghilterra, in poco tempo si è sviluppata e ha preso moltissimo piede in tutti i paesi, grazie anche alle nuove tendenze maschili focalizzate proprio sulla barba. È possibile effettuare l’operazione sia in zone completamente prive di peli, che in quelle dove i peli crescono poco e ognuna delle unità follicolari che vengono impiantate nell’area da trattare contengono uno oppure due follicoli. Questo perché il risultato in tal modo è il più naturale possibile.
Come abbiamo visto, il trapianto rappresenta anche un ottimo metodo per nascondere le cicatrici sul volto causate dall’acne, dalle ustioni e così via e, oltre alla barba, si può anche richiedere l’infoltimento delle basette e delle sopracciglia.