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Tricopigmentazione: cos’è, come funziona, costi, risultati

 

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Avanza sempre più il ricorso alla tricopigmentazione in alternativa al trapianto dei capelli.

L’uomo calvo che non può o non vuole sottoporsi ad un trapianto di capelli oggi ha una valida alternativa: la soluzione è optare per i capelli tatuati attraverso una tecnica di pigmentazione del cuoio capelluto.

Micropigmentare: che significa?

Significa riprodurre sul cuoio capelluto piccoli e finissimi tratti che conferiscono l’effetto rasato: è il massimo che si può fare ed in questo differisce dal trapianto dei capelli vero e proprio perché non consente di avere chiome lunghe e folte.

La tricopigmentazione costa decisamente meno di un trapianto (più avanti scoprirete quanto) e va considerata una tecnica paramedica che compete solo agli esperti in materia per scongiurare infezioni ed ottenere un effetto visivo perfetto.

 

 

I vantaggi della tricopigmentazione

Su quanti e quali problemi può intervenire la tricopigmentazione?

 

Ecco, di seguito, l’elenco di tutti i suoi vantaggi sia in caso di calvizie sia in caso di capelli (anche lunghi) diradati:

  • Aumenta la densità del cuoio capelluto;

  • Ricostruisce lo scalpo;

  • Ripristina le proporzioni;

  • Riduce le trasparenze e la discromia;

  • Aumenta l’effetto folto;

  • Camuffa le cicatrici post-intervento chirurgico causate dal trapianto di capelli o da varie lesioni;

  • Riduce l’effetto rosaceo;

  • Ricostruisce anche le sopracciglia.

 

Tricopigmentazione: come funziona

micropigmentazione

Questo trattamento capace di mascherare la calvizie rappresenta un bel passo in avanti nel campo della tecnologia della micropigmentazione estetica e paramedicale.

In pratica, nello strato superficiale della pelle viene inoculato un pigmento che altera il suo aspetto e consente di ricreare l’effetto folto del cuoio capelluto (effetto capelli rasati). L’effetto puntiforme della pigmentazione è di color cenere.

Il trattamento viene eseguito con l’ausilio di una speciale macchina dotata di applicatori specifici ad una punta, un motore appositamente studiato, un ago poroso al punto giusto.

Reversibile (temporanea, dura 6 a 18 mesi, di solito), biocompatibile ed anallergica, la tricopigmentazione fa uso di pigmenti facilmente riassorbibili dall’organismo.

 

Quanto dura il trattamento?

Numero di sedute e durata dipendono dalle esigenze individuali di ogni soggetto trattato e dalle zone su cui lavorare. Di solito, sono sufficienti 3 sedute programmate (della durata di massimo 2 ore) per un risultato folto ed uniforme: 2 sedute in 2 giorni consecutivi, la terza a distanza di un mese.

Oltre alle sedute per il trattamento vero e proprio, sono necessarie 1-2 sedute all’anno per il mantenimento. I risultati sono rapidi e non traumatici (la tricopigmentazione non è dolorosa).

 

 

Tricopigmentazione e tatuaggio: le differenze

La differenza sostanziale tra tricopigmentazione e tattoo risiede nelle sostanze usate, nella composizione chimica dei pigmenti. Le polveri impiegate nel trattamento di tricopigmentazione sono anallergiche o, meglio, non danneggiano il cuoio capelluto in quanto le polveri metalliche appositamente pesate vengono incapsulate in una guaina simil-siliconica che isola la cute dal contatto dei metalli. Non serve, quindi, eseguire test allergologici.

 

Quanto costa la tricopigmentazione?

Considerando una calvizie totale, il costo del primo trattamento può arrivare a 2.000 euro a cui si aggiunge quello del mantenimento annuo che si aggira intorno ai 1.000 euro (il 50% della spesa iniziale). Generalmente la prima visita tricopigmentazione per una consulenza è gratuita.

E’ importante affidarsi a specialisti del settore, quindi si sconsigliano offerte troppo scontate.

 

Tricopigmentazione temporanea e definitiva: quale conviene?

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Fin qui, abbiamo trattato la tricopigmentazione temporanea, ma esiste la possibilità di optare per quella definitiva, che dura nel tempo. Il punto è capire quale delle due conviene di più.

Quella permanente, non reversibile, viene eseguita con l’utilizzo di pigmenti con dimensione delle particelle superiore ai 25 micron (non attaccabili dall’organismo). Richiede un ritocco a distanza di qualche anno è può essere rimossa soltanto con il laser q-switched. Una volta eseguita, il cambio di colore o il rialzo dell’attaccatura non sono più possibili.

Nella tricopigmentazione temporanea, per i pigmenti vengono usate particelle di una grandezza inferiore a 15 micron riassorbibili dall’organismo. Il vantaggio del trattamento temporaneo risiede nel fatto che, essendo riassorbibile e rinnovabile, segue i cambiamenti fisiologici di ogni individuo come, ad esempio, la comparsa di capelli bianchi.