Tipologie e caratteristiche degli shampoo

A che serve lo shampoo?

La funzione principale dello shampoo o sciampo è quella di eliminare la sporco, il grasso e la pelle morta che si accumula sul cuoio capelluto. I follicoli dei capelli, infatti, secernono il sebo, un grasso che serve a proteggere le proteine che forma lo stelo del capello. Ma tale situazione positiva è controbilanciata da una negativa, infatti il sebo intrappola le scaglie della pelle, la polvere, il sudore e tutta la sporcizia che si accumula tra i capelli.

Lo shampoo ha dunque la funzione di eliminare il grasso e quindi anche lo sporco grazie ai tensioattivi che si formano quando la lozione entra a contatto con l'acqua. Gli shampoo migliori sono quelli che non eliminano tutto il sebo che come abbiamo detto hanno una funzione protettrice del capello. Inoltre un buon shampoo non deve formare schiuma a bolle troppo grandi, è infatti preferibile che le bolle siano piccole ma di buona densità e consistenza. Lo shampoo non deve irritare occhi e pelle e deve essere a PH neutro.

Lo shampoo venduto negli ipermercati o farmacie può essere classico economico, antiforfora, anticaduta, dolce, a secco e cosmetico.

Shampoo economico o lavante

Gli shampoo classici o lavanti con tensioattivi anionici sono quelli che non hanno nessuna particolare funzione se non quella di detergere e sgrassare i capelli. Questi shampoo, per contenere i costi e per poter essere venduti a prezzi economici, sono composti da ingredienti di non prim'ordine e sono da evitare in quanto molte volte si hanno delle sgradite sorprese in testa.

Shampoo cosmetico

In commercio ci sono anche gli shampoo cosmetici e cioè prodotti specifici per un particolare problema del capello: per capelli secchi, grassi, sottili o fragili.

Shampoo antiforfora

Gli shampoo antiforfora hanno la funzione di eliminare il fastidioso problema dell' "effetto neve". Lo shampoo antiforfora possiede due ingredienti pricipali: un antibatterico e un antimicotico, sostanze che uccidono i microorganismi responsabili della forfora. Un buon shampoo antiforfora non dovrà essere aggressivo in quanto il cuoio capelluto è già irritato.

Shampoo antiseborroico

Gli shampoo antiseborroici grazie a principi attivi come zolfo, catrame, legni di ginepro e olio di Cade dovrebbero diminuire la produzione di sebo dai follicoli dei capelli. In genere tali shampoo non producono molta schiuma e per questo non sono apprezzati e sono poco venduti. In teoria un buon shampoo antiseborroico non deve essere aggressivo sul cuoio capelluto e non deve eliminare tutto il sebo prodotto dai follicoli. Poichè il sebo è continuamente prodotto dal corpo umano gli shampoo antiseborroici funzionano solo da palliativo dando inizialmente l'effetto del capello pulito, ma con l'andare del tempo potrebbero provocare più danni che effetti positivi.

Shampoo a secco

Gli shampoo secchi sono misture costituite da ingredienti quali amido di mais, silice, sale, borotalco. Tale miscela di polveri viene sparsa in testa sui capelli non bagnati per poi essere spazzolata senza risciacquare. Tale pratica è ormai obsoleta e non più utilizzata anche perchè i risultati di pulizia e sgrassamento sono molto deludenti.

Shampo anticaduta

Gli shampoo anticaduta sono uno strumento per mantenere sani e puliti i nostri capelli, certamente non possono fare miracoli, ma possono aiutare i pazienti che soffrendo di caduta di capelli, diradamenti, calvizie o alopecia androgenetica assumono minoxidil o finasteride.

Shampo dolce

Gli shampoo dolci o basi lavanti dolci sono shampoo costituiti da tensioattivi ad alta tollerabilità per quanto riguarda l'epidermide umana e sono caratterizzati da una minore aggressività. Tali shampoo hanno una azione sgrassante minore e agiscono più dolcemente sul cuoio capelluto formando anche meno schiuma. Gli shampoo dolci sono ideali per essere utilizzati su bambini e persone con problemi di irritabilità del cuoio capelluto.

Da Shampoo, al plurale sciampi

Molti di voi si sono accorti che in Italiano il plurale di shampoo rimane sempre shampoo essendo quest'ultima una parola inglese ormai assorbita dal nostro lessico. Ma ormai, anche il De Mauro ha accettato la parola sciampo ed anche sciampista che sono state inserite di diritto nel dizionario italiano Gabrielli. A questo punto è lecito utilizzare per il plurale di sciampo la parola "sciampi".

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